martedì 8 marzo 2016

MORTIIS "The Great Deceiver" review

"The Great Deceiver" 

Release Date: on 4th march 2016

Label: Omnipresence/World and Essential

Country: Norvegia

Genre: Industrial dark ambient

Tracklist 
1. The great leap
2. The ugly truth
3. Doppelganger
4. Demons are back
5. Hard to believe
6. Road to ruin
7. Bleed like you
8. Scalding the burnt
9. The shining lamp of god
10. Sins of mine
11. Feed the greed
12. Too little too late

L’elfico ex bassista degli Emperor riporta alla luce la sua arte, dopo averla quasi annientata.
Dismessi i laceri panni del profeta errante norvegese ed indossati quelli teatrali da Fantasma dell’Opera, The Great Deceiver torna sbattendoci in faccia tutto l’odio, l’avidità e la confusione che si celano dietro il mondo musicale. Ma sarà tutta un’illusione?

Forti di quell’ascendente black metal che ne definisce il carattere, le chitarre assaporano le gelide atmosfere industrial di Portrait Of An American Family del Reverendo Manson, dove la sperimentazione passa indisturbata tra bizzarri brani industrial pop come i singoli "Doppelganger" e "Demons Are Back" a canzoni più rabbiose come le opener "The Great Leap" e "The Ugly Truth", in mix di rock ribelle e marcescente che ritroviamo verso la metà del disco.

E mentre continuiamo ad ammirare le stranezze di questo artista attraverso le dodici tracce più variegate della sua discografia, i riff alternative rompono gli indugi costringendoci ad avvicinare pericolosamente l’orecchio al microfono, dove il caro vecchio Havard Elefsen fornisce una prestazione finalmente incisiva. Un assolo di basso introduce "Hard To Believe" e la pulsazione ritmica è sempre quella dei bei tempi, capace di pietrificare con quattro corde e sodomizzare nella fusione con le tastiere, immaginando che se alcuni di questi brani li avessero scritti oggi i Depeche Mode forse molta critica si straccerebbe le vesti dalla felicità.

The Great Deceiver è un album che vuole partorire con dolore i propri demoni, il pifferaio magico travestito da folletto che schernisce chi l'ha incolpato di ogni male del mondo, mettendo sul piatto della bilancia un passato storico che nessuno potrà dimenticare e costringendo tutti ad un forzato rimpianto come unica vera ricompensa.

8/10
Michela (Anesthesia)

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