lunedì 2 novembre 2015

DRACONIAN - Sovran Review

SOVRAN



Release: 30 October 2015

Tracklist:

01. Heavy Lies The Crown
02. The Wretched Tide
03. Pale Tortured Blue
04. Stellar Tombs
05. No Lonelier Star
06. Dusk Mariner
07. Dishearten
08. Rivers Between Us [feat. Daniel Änghede]
09. The Marriage Of Attaris
10. With Love And Defiance [bonus]

C'è una sfumatura della musica che sa parlare direttamente all'anima umana. E' quella sfumatura che ha tinte tenui, avvolte in una nebbia che è più del cuore che non del mondo reale, sa parlare di una malinconia a volte trattenuta, altre volte celata forse proprio dietro a quella coltre di struggente dolore che va e viene come la marea di un mare in inverno, gonfio della sua stessa tristezza e delle lacrime versate che in esso si riversano fino ad agitarlo sotto un vento incessante.

C'è una sfumatura della musica che non tutti sanno cogliere e che non è da tutti riuscire a rendere visibile, ma a volte capita che qualcuno ci riesca e allora nascono album carichi di tracce che di quella sfumatura di scolorano e si arricchiscono, che proprio come quel mare in tempesta si agitano e si contorcono e che esattamente come quella malinconia si impregnano, lasciando vagare le anime afflitte in una turbolenza di note che canta con le note di un cuore spezzato.

Gli svedesi Draconian, che con Sovran lanciano anche la magistrale voce della nuova cantante Heike Langhans in sostituzione a Lisa Johanson, hanno saputo catturare tutta la struggente potenza di una malinconia senza tempo e l'hanno tutta concentrata in dieci pezzi di magistrale bellezza goth/doom/death che scorre e fluisce nelle nostre vene come un balsamo che promette di guarirci da una vita tormentata e in tumulto.

I ringhi fieri e solitari di Anders Jacobsson si fondono alla perfezione con la voce melanconica, quasi sussurrata e molto emotiva di Heike, meno teatrale ed operistica rispetto a quella della Johannson, ma proprio per questo ancora più efficace ad esprimere quel tormento e quel dolore che permea l'intero album rendendolo una piccola perla in un mare di musica che troppo spesso canta con voci sbagliate, ma che qui invece trova la sua più perfetta sintesi.

Portandoci alla deriva di un dolore che si costruisce pezzo dopo pezzo, Sovran lenisce le pene delle nostra anima dopo aver aperto ferite che credevamo essersi chiuse da tempo, ma che ora tornano a lacrimare sangue mentre ancora le melodie scure e tormentate ci risuonano nelle orecchie come un'eco disperato e bellissimo.

8/10
Dora

Line-up
Heike Langhans - vocals
Anders Jacobsson - vocals
Johan Ericson - guitars, vocals
Daniel Arvidsson - guitars
Jerry Torstensson - drums
Fredrik Johansson (I) - bass

Guest musicians
Daniel Änghede - vocals

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