mercoledì 30 settembre 2015

MONSTER MAGNET - Cobras and Fire (The Mastermind Redux) Review

Cobras and Fire (The Mastermind Redux)


Release: 2 October 2015

Tracklist:
01. She Digs That Hole
02. Watch Me Fade
03. Mastermind '69
04. Hallucination Bomb
05. Gods And Punks
06. The Titan
07. When The Planes Fall From The Sky
08. Ball Of Confusion
09. Time Machine
10. I Live Behind The Paradise Machine Evil Joe Barresi's Magnet Mash Vol.1


Signori e signore benvenuti sul volo per il New Jersey; vi preghiamo di accomodarvi ai vostri posti, di distendervi e rilassarvi, di prepararvi all'ascolto di un buon alternative metal d'annata e di allacciare le cinture di sicurezza: il viaggio inizia e si prevedono turbolenze musicali!

Se il nuovo disco dei Monster Magnet fosse realmente un volo di linea, l'annuncio che dovrebbe precedere il suo ascolto sarebbe esattamente questo: mettetevi comodi e preparatevi ad affrontare un viaggio all'interno della storia di una band che, ormai dal 1989, non smette di stupire e di sconvolgere, piegano al proprio volere le note che si lasciano guidare come serve fedeli assoggettate alla potenza dei loro padroni.

Quello proposto in Cobras and Fire (The Mastermind Redux) è una passeggiata a ritroso nel tempo che raccoglie a piene mani l'eredità di un disco di cinque anni fa, Mastermind appunto, qui rivisto e corretto, riadattato ed espanso attraverso elementi ormai noti e consolidati che vengono inghiottiti e riarrangiati in quella che sembra essere un'orgia musicale al cardiopalma.

A volte basta solo uno spunto, un brandello di una vecchia canzone, altre volte si parte da una suggestione, da una frase, da un frammento, ma nonostante tutto l'album suona come qualcosa di totalmente nuovo, vibrante di un'energia vitale inespressa che trasforma il noto in qualcosa di inaspettato, lasciandoci a bocca aperta traccia dopo traccia, minuto dopo minuto attraverso l'aggiunta di strumenti nuovi, come sitar e pianoforte, che si mescolano a vecchie sonorità di basso e chitarra, rispolverate e rivisitate per creare un'esperienza musicale unica.

E così, accanto ad assoli di chitarra in puro stile rock old school della opener "She Digs That Hole", troviamo melodie arricchite da un organo potente e cupo in "Watch Me Fade" che supporta al meglio la prestazione vocale di un Wyndorf in gran forma; al ritmo sabbioso e psichedelico di "Hallucination Bomb" si accompagna quello più spinto, arrugginito e sporco di "Gods And Punks", forse meno grintoso dell'originale ma non per questo di inferiore impatto. Non mancano poi incursioni totalmente strumentali che variano molto l'andamento del disco rendendolo sempre interessante, mai monotematico.

Il lavoro dei Monster Magnet è sempre di livello e anche questa volta colpiscono nel segno con queste nuove, vecchie tracce che sono una vera e propria turbolenza nel nostro lungo viaggio nel cielo della musica.

7.5/10
Dora



Band Members:
Dave - bass/vocals
Erik - guitar/vocals/theremin
Mike - drums/percussion

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