sabato 14 marzo 2015

Strong Addiction - Anesthesia recensione

ANESTHESIA

Release: 10 Aprile 2015

Label: Inverse Records

01. Fix me
02. Losing it all
03. Red sun
04. Crucify
05. Empire of lies
06. Sense and Sensibility
07. Horns
08. Drag you to Hell
09. Anesthesia
10. Trauma



Chi l'ha detto che dai contest escono solo prodotti scadenti, di quelli che, passata una stagione e forse nemmeno quella, ti dimentichi perché non sono nulla di speciale o, ancora peggio, sono nulla più che un clone di chi è grande davvero? 

A volte anche i contest possono far nascere una stella accendendola nel firmamento della musica, dandole quella luce di cui ha bisogno per cresce e continuare a brillare, magari perfino aiutandola in questo difficile compito che è proprio questo: imporsi nel firmamento dove già tante altre stelle brillano, a volte forti e potenti, altre volte con quella luce residua che traballa appena, ma che non ha alcuna voglia di farsi da parte.

Quello che è successo agli Strong Addiction è esattamente questo. Il 15 Aprile del 2013 hanno partecipato ad un contest per l'apertura dell'Hard Rock Caffè di Helsinki e hanno vinto, anzi stravinto. Questo perché in quella terra tanto unica quanto particolare hanno il gusto per le cose belle, soprattutto quando si tratta di musica e sanno vedere lontano. Molto lontano.

Oggi, a praticamente due anni quasi esatti da quella fatidica data, la band esce con un disco capace di urlare a tutti quanto anche un contest può fare la differenza. 

Anesthesia è un album ben strutturato, cucito alla perfezione come una seconda pelle per questo gruppo di Helsinki che, in questi due anni, non è certo rimasto con le mani in mano, ma si è impegnato anima e corpo a mettere a frutto tutte quelle che sono le sue potenzialità.

Le dieci tracce, per quanto possano sembrare diverse tra loro, hanno un'unità di fondo non indifferente, il cui filo conduttore è certamente la voce riconoscibile del cantante che lega tra loro ogni pezzo, ognuno dei quali molto ben congegnato dal punto di vista musicale e che trovano la loro forza proprio in quelle chitarre corpose, nella batteria potente e in un basso che serpeggia meditabondo, ma sempre presente. 

A colpire di più sono brani come Crucify, forse la più particolare del gruppo per via di questa sua intro malinconica e quasi spettrale, Sense and Sensibility molto immediata e orecchiabile, Drag You to Hell, incisiva e di impatto, graffiante il giusto e ben variegata, ma forse è Horns quella che invita tutti quanti a muoversi sulla sedia in attesa di un concerto dal vivo.

Anesthesia, che dà il nome all'intero album, parte un po' in sordina, sembra quasi non voler decollare, poi ecco che si riprende e lo fa con un certo stile, raccogliendo consensi. Ottima Trauma, degna conclusione per un disco che convince e che amplifica le aspettative verso il futuro di questa giovane band.

Gli Strong Addiction, insomma, sono davvero tra quelle stelle che si meritano di brillare sulla volta celeste. L'importante è che non smettano di lavorare sodo per continuare a conquistare, giorno dopo giorno, quella fetta di cielo che è stata concessa loro.

7/10

Dora  



Line-Up:
Sebastian Ulmanen (Vocals)
Anssi Lausmaa (Lead Guitar)
Heikki Virolainen (Guitar)
Samu Minkkinen (Bass)
Miikka Minkkinen (Drums)

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